La musicoterapia (MT) è una terapia che utilizza il suono, la musica, il movimento e gli strumenti corporeo-sonoro-musicali per sviluppare, elaborare ed analizzare una relazione tra il musicoterapeuta ed il partecipante (o gruppo di partecipanti) con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita, riabilitarlo e recuperarlo.
Percorso di musicoterapia
La Cooperativa Artemis offre dei percorsi di musicoterapia rivolti a bambini e adolescenti disabili e non , per affrontare e gestire con l’aiuto del suono e della musica, le difficoltà manifestate nel proprio percorso evolutivo. In caso di disabilità si terranno degli incontri di musicoterapia in senso stretto che utilizzano come modello di riferimento del dott. Prof. Rolando Benenzon secondo cui: “la musicoterapia è una tecnica psicoterapica che produce un vincolo, una relazione tra terapeuta e paziente o gruppo, utilizzando il corpo, lo strumento, la musica ed il suono, finalizzata alla riabilitazione, al recupero, al miglioramento della qualità della vita del paziente”.
Il modello si fonda su alcuni presupposti concettuali e basi teoriche, tra cui la teoria psicoanalitica Freudiana, la teoria dell’oggetto transazionale di D.W.Winnicott, i concetti di comunicazione analogica e digitale di P. Watzlawick, le teorie di Jung, la prossemica di E. Hall.Come nelle psicoterapie anche nella musicoterapia secondo il modello di Benenzon entrano in gioco i fenomeni di transfert e controtransfert, concetti ripresi dalla teoria psicodinamica.
Le sedute vengono svolte in uno spazio “fisico” (il setting) che assume un ruolo importante, diventando parte della “consegna non – verbale”. Infatti gli elementi costitutivi del setting possono influenzare anche in maniera determinante la seduta. R.Benenzon fornisce delle caratteristiche di base del setting (isolamento acustico, dimensioni non troppo ampie della stanza, pavimento di legno, arredo essenziale e senza sporgenze dai muri). Tuttavia è possibile utilizzare anche setting esterni (quali ambienti naturali). All’interno del setting sono posti gli strumenti (ma le sedute possono svolgersi utilizzando anche solamente il corpo e la voce). Gli strumenti nel loro insieme vengono definiti GOS (Gruppo operativo strumentale). Il GOS può essere costituito da strumenti tradizionali e non, tra i quali si tende ad utilizzare quelli di semplice manipolazione e costruiti in materiali naturali, evitando quelli elettronici. Particolare rilievo è dato agli strumenti ad acqua (quali ad es. le clessidre) per la facilità con cui questi inducono stati di regressione.
Gli obiettivi che la musicoterapica si prefigge di raggiungere sono: favorire l’apertura di nuovi canali di comunicazione, favorire la presa di coscienza delle proprie potenzialità, stimolare la creatività e la libertà di espressione, potenziare la capacità di integrazione con il mondo esterno e infine canalizzare l’ansia e la rabbia repressa.
La musicoterapia può essere utilizzata a vari livelli, quali l’insegnamento, la riabilitazione o la terapia.
Musicoterapia preventiva per normodotati
Nel corso della propria vita, gran parte dei bambini/adolescenti in età scolare, è probabile che sperimentino delle complicazioni psicosociali. Queste possono includere difficoltà di rendimento scolastico e di comportamento in classe,problemi comportamentali secondari, relazioni familiari e con i coetanei, ridotta autostima e difficoltà emozionali. Tentativi di intervento cognitivo precoce possono ridurre complicazioni. Il rinforzo cognitivo è frutto di un lavoro di equipe e il musicoterapeuta ha il ruolo di simbolizzare processi, emozioni o blocchi inconsci attraverso il suono, il timbro, il ritmo in contesto ludico. Il dialogo sonoro (tecnica musicoterapica) è efficace per creare una comunicazione reale, facendo si che la persona si racconti attraverso il suono e il movimento corporeo. Inoltre con il ritmo, la coordinazione motoria e l’uso del linguaggio musicale(non verbale) è possibile stimolare la sfera cognitivo-relazionale, per un miglior inserimento del bambino/adolescente nel mondo.
Gli ambiti di intervento riguardano preminentemente:
- bambini con disagi psicologici
- autismo infantile
- ritardo mentale
- disabilità motorie
- psicosi
- disturbi dell’umore
- disturbi somatoformi (in particolare sindromi da dolore cronico)
- disturbi del comportamento alimentare
Danza-movimento terapia
La Danza-Movimento terapia è una disciplina specifica, orientata a promuovere l’integrazione fisica, emotiva, cognitiva e relazionale, la maturità affettiva e psicosociale, ma anche la qualità della vita della persona. La specificità della Danza-Movimento Terapia si riferisce al linguaggio del movimento corporeo e della danza e al processo creativo quali principali modalità di valutazione e di intervento all’interno di processi interpersonali finalizzati alla positiva evoluzione della persona. La DTM è una disciplina, una pratica ed una modalità specifica di trattamento di una pluralità di manifestazioni della patologia psichica, somatica e relazionale, nei disturbi d’ansia e dell’umore, nei disordini del comportamento e del controllo degli impulsi in età evolutiva.